sabato 22 dicembre 2007

Ci vuole una classifica


Siamo oramai giunti anche alla fine di questo anno e, come a molti piace, è tempo di bilanci, classifiche, liste, elenchi, sia per l'anno che ci lasceremo dietro sia per quello che verrà. Da parte mia ho sempre avuto non pochi problemi con le classifiche e con tutto ciò che esse comportano. Non mi è chiaro il principio per cui un tale cosa viene messa prima di un altra nel gradimento complessivo. Cioè, è ovvio che si segue il "principio del piacere" (cosa mi piace di più tra A e B), ma in base a quali criteri decido che qualcosa mi piace più di qualcos'altro? Per gli oggetti, il cibo, i film, la musica, etc, forse è un po' più semplice (ma solo forse, perché comunque tali cose si associano a delle emozioni istantanee, che fluttuano, che non sono mai identiche a se stesse). Ma per tutte le altre cose come si fa?? Come faccio a decidere se una persona è più importante di un'altra? Come si fa a scegliere se è più importante la pace nel mondo o riuscire ad arrivare a fine mese con ancora dei soldi in tasca? Conta di più la quantità o la qualità? E, nel caso in cui contasse la qualità, come la stabilisco? Mah. Un gran mistero, almeno per me. Ognuno di noi ha delle priorità, degli obiettivi che si prefigge di raggiungere,tipo: cose da fare prima dei 30 anni, paesi da visitare, libri da leggere, persone famose da conoscere (hehe). Ma poi? Che ce ne facciamo di ste' benedette classifiche?

il decimo fu liquidato
destino simile ebbe il nono
dimenticato
provò l'ottavo a farsi luce
fece rumore
ma fu lo spazio di un mattino
di poche ore
e pure il settimo contava poco
il sesto raccoglieva briciole
seguiva il gioco
ma per trovare chi davvero si è distinto
bisogna risalire almeno fino al quinto
il quarto bruciava d'odio
per la vergogna di restare fuori dal podio
il terzo merita rispetto
ed io lo stimo
ma salutatemi il secondo
perché conta solo il primo

3 commenti:

Anonimo ha detto...

MERAVIGLIOSO!
Oltre al palese e totale accordo devo dire che il pezzo scorre bene ed è ben scritto.

Posso aggiungere solo una piccola postfazione? (forse due...)
1) Perché le classifiche non piacciono mai agli ultimi posizionati ma i primi si trovano sempre d'accordo? (E, badate bene, anche quando la classifica mette nelle prime posizioni un principio negativo, tipo i 100 più brutti di hollywood..?) Vien da pensare, come disse Caio Giulio..."Parlate male ma parlate di me"...
2) Inoltre le classifiche mettono un non so ché di senso di competizione, di definito e stabilizzato, in un qualche modo un punto fermo in cui a volte ci fa un po' paura imbarcarci... quindi, cara Sid, pur essendo d'accordo con te su tutta la linea della classifica però, credo sia d'uopo chiederci:" Quanta paura abbiamo di arrivare per ultimi?"
E su questo vi saluto....

Sid ha detto...

Grazie Dilè!
La paura è sempre tanta, hai ragione.
La domanda resta, e si aggiunge alle altre domande per ora senza "certa" risposta.

Anonimo ha detto...

come promesso...

IL SECONDO E' IL PRIMO DEGLI ULTIMI