venerdì 29 febbraio 2008

Vizi Capitali 3


3.INVIDIA
Astio. Rancore. Rabbia. Gelosia. Rivalità. Concorrenza. Malevolenza. Dispetto. Stizza. Bile.

"L'invidia è quella disposizione che induce l'uomo a godere del male altrui e a rattristarsi, al contrario, dell'altrui bene"
(Spinoza)

Un giorno in più

Un giorno in più, quest'anno. Un giorno in più non richiesto, non voluto, non servito a molto. Un giorno in più sprecato? Non so. Il mio pensiero era quello di viverlo con "leggerezza". Ma chi mi sa dire dove la leggerezza finisce e dove invece comincia la "pesantezza"?
Leggero vuol forse dire semplice? Inconsistente? Lieve? Sottile? Delicato? Impalpabile? Celeste? Sfuggente? Fragile?
E pesante? Cosa significa la parola pesante? Grave? Complicato? Stancante? Opprimente? Noioso? Grigio? Lento? Profondo? Resistente?
A seconda dell'osservatore, ogni evento sembra assumere un senso diverso, una sfumatura sottile, che porta i fatti in secondo piano, rispetto al vissuto di chi guarda, da lontano o da vicino, il susseguirsi delle vicissitudini che chiamiamo vita. Pesante e leggero si incontrano, si fondono, e perdono di significato. Ma non perdono il loro senso.
Almeno, non lo perdono per me.




venerdì 22 febbraio 2008

Vizi Capitali 2


2.ACCIDIA
Inerzia. Pigrizia. Indolenza. Ignavia. Infingardaggine. Poltroneria. Svogliatezza. Abulia. Ozio. Apatia. Torpore. Incuria.

"Come si chiama:noia di vivere? Intendo, sappiatelo bene, non la noia passeggera, non quella per fatica, o la noia di cui si conosce il genere e di cui si sanno i confini, ma quella noia perfetta, quella noia pura, quella noia che non ha altra sostanza che la vita stessa, e altra causa seconda che la chiaroveggenza del vivente. Questa noia assoluta non é in sé che la vita nella sua nudità, quando si contempla chiaramente" (Paul Valery)

domenica 17 febbraio 2008

CAOS



"Bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per partorire una stella danzante. Io vi dico: voi avete ancora del caos dentro di voi"
(Friedrich Nietzsche, "Also sprach Zarathustra")

venerdì 15 febbraio 2008

Vizi Capitali 1


1.IRA
Rabbia. Irritazione. Sdegno. Collera. Rancore. Indignazione. Stizza. Cruccio. Furore. Furia. Esarcebazione. 

"Adirarsi è facile, ne sono tutti capaci, ma non è assolutamente facile, e soprattutto non è d tutti adirarsi con la persona giusta, nella misura giusta, nel modo giusto, nel momento giusto e per la giusta causa" (Aristotele) 

giovedì 14 febbraio 2008

CUT OFF!

Dicono che quando un cambiamento si avvicina, quando la tua vita si sta trasformando, insomma, quando qualcosa accade (solitamente qualcosa di non piacevole, già), una delle prime cose che facciamo è tagliare. Recidere. Separare. Un gesto simbolico, che vede la sua massima espressione nel taglio dei capelli. Solitamente drastico. Ma cosa è che stiamo tentando si estirpare? Con cosa stiamo “tagliando i ponti”? Cosa è che ci fa così male, che non possiamo sopportare, che non ci permette di andare avanti o di tornare indietro, ma solamente di rimanere fermi? Un presente che non ci soddisfa? Un passato che non se ne vuole andare? Un futuro che ci spaventa?

Ps: Oggi sono andata dal parrucchiere. Mi sono tagliata i capelli.