"Anche se il film che state per vedere è un'invenzione, dovrebbe essere proiettato al massimo del volume"
mercoledì 2 settembre 2009
mercoledì 19 agosto 2009
martedì 7 luglio 2009
giovedì 2 luglio 2009
domenica 28 giugno 2009
The Commitment
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato, mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare".
lunedì 15 giugno 2009
Libretto d'istruzioni
mercoledì 27 maggio 2009
La guerra è finita
Parla quella parte di me che ancora crede nelle mezze stagioni, che non parcheggia la macchina in terza fila davanti al vigile, che si ferma e osserva un bimbo che ride, che ci crede sempre fino a che l'evidenza non la risveglia, che non ha fede ma crede, che dimentica per poi ricordare nuovamente, che beve caffè nero, che si indigna, che si risolleva, che un giorno si e uno pure si meraviglia, che spera ancora.
Parla, ma vorrebbe gridare.
Dopo oltre trent'anni di attacchi terroristici e guerriglia, il 18 Maggio 2009 la guerra a Ceylon si chiude. La guerra è finita, dichiara lo Stato. 70 mila morti, per lo più civili, forse son sembrati abbastanza. Sento la notizia per caso, su radio24 lo stesso giorno. Al TG l'annunciatrice mezzobusto non dice neppure una parola. Sui quotidiani, il giorno seguente, qualche piccolo trafiletto o il nulla. Ieri sera accendo la TV, Ballarò, si parla della vita sessuale del nostro Presidente del Consiglio. La domanda nasce spontanea: come è possibile che negli ultimi mesi si riesca a parlare solo di questo? Storia da romanzetti rosa da quattro soldi, quelli stampati su carta di pessima qualità, copertina ingiallita anche se nuova, errori grammaticali, pagine stampate a metà o mancanti. Si, ok, ve lo concedo, sono fatti avvenuti "dall'altra parte del mondo" (lo dice anche mia nonna), noi ci interessiamo ai nostri. Ma come possono tutte le guerre, i disastri naturali, le contese accadute "altrove" passare in secondo piano rispetto alla vita sexsualis di un singolo uomo? Bisogna aspettare la catastrofe. E forse non basta neppure quella. Ogni singolo giorno, accade qualcosa, a Calcutta come ad Acitrezza, ad Alba come a Capetown, ad Arcore come a Washington, ed io non ne so nulla. Gioiamo e piangiamo, viviamo e moriamo in ogni dove, ma non tutti forse lo sanno. E dato che non posso essere ovunque, aspetto che qualcuno mi racconti le storie degli altri. Ma quel qualcuno spesso si dimentica, o si vuole dimenticare, e sceglie per me cosa io devo conoscere. Mi viene da ridere un po', anche se so che non dovrei.
Che il mondo sia tutto una grande barzelletta?
post scriptum: la fine della guerra a Ceylon mi ha un po' scioccato, non ci speravo più. In questi anni ho pianto per ogni cingalese che ci ha lasciato, di qualunque etnia e religione. Speravo, ahimè, in un po' più di informazione. Sono ancora dubbiosa. Ma la parte di me che oggi ha parlato ci spera ancora.
Parla, ma vorrebbe gridare.
Dopo oltre trent'anni di attacchi terroristici e guerriglia, il 18 Maggio 2009 la guerra a Ceylon si chiude. La guerra è finita, dichiara lo Stato. 70 mila morti, per lo più civili, forse son sembrati abbastanza. Sento la notizia per caso, su radio24 lo stesso giorno. Al TG l'annunciatrice mezzobusto non dice neppure una parola. Sui quotidiani, il giorno seguente, qualche piccolo trafiletto o il nulla. Ieri sera accendo la TV, Ballarò, si parla della vita sessuale del nostro Presidente del Consiglio. La domanda nasce spontanea: come è possibile che negli ultimi mesi si riesca a parlare solo di questo? Storia da romanzetti rosa da quattro soldi, quelli stampati su carta di pessima qualità, copertina ingiallita anche se nuova, errori grammaticali, pagine stampate a metà o mancanti. Si, ok, ve lo concedo, sono fatti avvenuti "dall'altra parte del mondo" (lo dice anche mia nonna), noi ci interessiamo ai nostri. Ma come possono tutte le guerre, i disastri naturali, le contese accadute "altrove" passare in secondo piano rispetto alla vita sexsualis di un singolo uomo? Bisogna aspettare la catastrofe. E forse non basta neppure quella. Ogni singolo giorno, accade qualcosa, a Calcutta come ad Acitrezza, ad Alba come a Capetown, ad Arcore come a Washington, ed io non ne so nulla. Gioiamo e piangiamo, viviamo e moriamo in ogni dove, ma non tutti forse lo sanno. E dato che non posso essere ovunque, aspetto che qualcuno mi racconti le storie degli altri. Ma quel qualcuno spesso si dimentica, o si vuole dimenticare, e sceglie per me cosa io devo conoscere. Mi viene da ridere un po', anche se so che non dovrei.
Che il mondo sia tutto una grande barzelletta?
post scriptum: la fine della guerra a Ceylon mi ha un po' scioccato, non ci speravo più. In questi anni ho pianto per ogni cingalese che ci ha lasciato, di qualunque etnia e religione. Speravo, ahimè, in un po' più di informazione. Sono ancora dubbiosa. Ma la parte di me che oggi ha parlato ci spera ancora.
lunedì 11 maggio 2009
"VIVA LA VIDA"
La vita è bella. Continuare a tergiversare? No, basta, inutile aggirare il punto. Da qualsiasi punto tu lo guardi. Respirare. Continuare a respirare. Cominciare a respirare. Faticoso? A volte. Stupefacente? Spesso. Magico? Sempre.
"Well your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof "
You saw her bathing on the roof "
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Be Yourself,
Screaming,
Smells like teen spirit
domenica 26 aprile 2009
domenica 5 aprile 2009
Spalatore di nuvole
Lo spalatore di nuvole cammina con il cuore rivolto all'universo.
Adagio i suoi pensieri si trasmutano in frasi sussurrate all'orecchio.
Lo spalatore di nuvole ha lo sguardo altrove.
Cammina con la malinconia nei piedi.
Non è con te quando tu gli parli.
La sua presenza basta a rassicurarti.
Lo spalatore di nuvole confonde i sogni con la realtà.
Parla la lingua dei sentimenti.
Aspetta in silenzio il movimento del mondo.
Lo spalatore di nuvole si muove intorno.
Dipinge cerchi nei tuoi occhi.
Arriva quieto quando non è atteso.
Lo spalatore di nuvole sorride la vita.
Canta i miti degli antichi.
Piove dai suoi occhi, e tu lo abbracci.
Immobile.
venerdì 13 marzo 2009
Traffic
sabato 21 febbraio 2009
lunedì 16 febbraio 2009
Roller Coaster
Scegli di prendere in mano il volante. Lascia la paura sul sedile posteriore e corri. Corri come vuoi, dove vuoi, con chi vuoi, quando vuoi. Non aspettare più. Chiudi gli occhi e lascia che sia qualcun'altro ad aspettare te.
"Sometimes, I feel the fear of uncertainty stinging clear
And I can't help but ask myself how much I'll let the
Fear take the wheel and steer.
It's driven me before, and it seems to have a vague, haunting mass appeal.
But lately I am beginning to find that
I should be the one behind the wheel.
Whatever tomorrow brings, I'll be there with open arms and open eyes.
Whatever tomorrow brings, I'll be there
I'll be there"
And I can't help but ask myself how much I'll let the
Fear take the wheel and steer.
It's driven me before, and it seems to have a vague, haunting mass appeal.
But lately I am beginning to find that
I should be the one behind the wheel.
Whatever tomorrow brings, I'll be there with open arms and open eyes.
Whatever tomorrow brings, I'll be there
I'll be there"
domenica 15 febbraio 2009
sabato 14 febbraio 2009
venerdì 13 febbraio 2009
Away from here
"La sensazione di assopimento invadeva l'aria. Sapeva, voleva sapere, che lontano da quel luogo nulla per lui sarebbe potuto essere così naturale. Come in un perpetuo sogno. Avrebbe voluto svegliarsi solo per poi addormentarsi nuovamente. Labbra languide di parole, vicino al suo cuore. Occhi pieni di sospiri, quello che vede".
domenica 8 febbraio 2009
BorderLife
Perché a volte vuoi solamente essere portato a casa.
Tutto gira, tu no.
Vanità delle vanità: trovare il modo, cercare il senso, corrergli incontro.
Imparare ad essere. Re per un giorno.
Magie liquide separano le nostre parti. Ci rendono invisibili a noi stessi.
Nessuna linea all'orizzonte. Forse non occorre quando l'orizzonte si confonde nel miscuglio primordiale dei sensi.
Vite spezzate? No, vite mai cominciate.
Parassiti dell'universo dentro di noi.
Sospiri di un tempo perso tra le lancette sbiadite e le linee curve del mondo.Vite spezzate? No, vite mai cominciate.
Parassiti dell'universo dentro di noi.
Tutto gira, tu no.
Vanità delle vanità: trovare il modo, cercare il senso, corrergli incontro.
Imparare ad essere. Re per un giorno.
Magie liquide separano le nostre parti. Ci rendono invisibili a noi stessi.
"If you wouldn't mind I would like to blew
If you wouldn't mind I would like to lose
If you wouldn't care I would like to leave
If you wouldn't mind I would like to breathe"
If you wouldn't mind I would like to lose
If you wouldn't care I would like to leave
If you wouldn't mind I would like to breathe"
domenica 1 febbraio 2009
lunedì 26 gennaio 2009
untie the hank
Prenditi del tempo per pensare a quello che ti piace, mi hanno suggerito. Ottimo consiglio. Da dove cominciare? Immersa dell'intricato dispiegarsi degli eventi, annaspo.
Inspirare, espirare, inspirare, espirare.
Questo posso fare.
Inspirare, espirare, inspirare, espirare.
Questo posso fare.
"Districare la matassa, e poi collegare i fili. Risanare la situazione. Da dove cominciare? Non c'era un vero punto di partenza. Il problema è che non so nemmeno io cosa sto cercando. Non so nemmeno in che direzione andare. Sono arrugginito. Arrugginito e bloccato. E a stare così da solo avrei continuato a perdermi un po' alla volta sempre di più. Perché ero incapace di capire cosa volevo. E finché non lo capivo avrei solo ferito altre persone"
(murakami haruki)
(murakami haruki)
mercoledì 7 gennaio 2009
Walk the line
Rumore. Caldo. Freddo. Di nuovo caldo. Mani e piedi che tremano. Il respiro che non c'è. Aria. Non entra. Perché? Cerchi di prendere il ritmo.
Qualcuno ti vuole aiutare. Rosso. Nero. Verde? Non è possibile.
Acqua, dov'è? Senti picchiare sulla schiena.
C'è troppa luce. Non capisci.
Chi è? Basta. Smettetela. Mi state torturando.
Qualcosa di caldo e umido scende sulle mie rosee guance.
Ci siamo. Sto per andarmene.
Insieme al liquido cristallino qualcosa si muove in gola.
Ecco, è l'aria.
Senti battere qualcosa. Ancora non riesci a vedere bene. Ma senti tutto. Il tuo nome. Hai fame.
Qualcuno ti vuole aiutare. Rosso. Nero. Verde? Non è possibile.
Acqua, dov'è? Senti picchiare sulla schiena.
C'è troppa luce. Non capisci.
Chi è? Basta. Smettetela. Mi state torturando.
Qualcosa di caldo e umido scende sulle mie rosee guance.
Ci siamo. Sto per andarmene.
Insieme al liquido cristallino qualcosa si muove in gola.
Ecco, è l'aria.
Senti battere qualcosa. Ancora non riesci a vedere bene. Ma senti tutto. Il tuo nome. Hai fame.
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