lunedì 8 ottobre 2007

Running with scissor

Correndo con le forbici in mano
Quest'estate ricordo di aver letto un trafiletto, forse una mini-intervista, ad un giovane scrittore di cui ho scordato subito il nome. Ma non ho scordato, stranamente, la triste atmosfera che le parole lette mi avevano inviato. Così, mentre l'altra sera girellavo in una videoteca mi sono imbattuta in un film che mi ha ricordato qualcosa. Non so, il titolo, la posizione di esposizione (la penultima mensola del penultimo scaffale della parete), i colori della copertina...Qualcosa mi è scattato in testa, un insight, e mi sono ricordata. Mi sono ricordata del trafiletto letto, del nome dello scrittore, degli scandali associati, e del film tratto dal suo romanzo. In un impulso incontrollabile di stupore misto a gioia ho afferrato la custodia e mi sono diretta alla cassa a ritirare il film, come se fosse un premio tanto atteso e meritato. Quindi, corsa a casa, messa in tenuta da film sul divano e pronta alla visione.
Quello che ho visto è andato oltre ogni mia aspettativa. Non so come la critica o il pubblico hanno accolto il film, cosa di preciso hanno detto i parenti dello scrittore (è una storia autobiografica) o del regista, non so se qualcuno di voi l'ha visto e le impressioni che ne ha avuto. Ma so quale è stato l'effetto del film su di me. Non credo che definire il film piacevole possa essere necessario e sufficiente. Non so neppure se vi consiglierei di vederlo. Il punto, è che, ancora per l'ennesima volta, mi sono lasciata trascinare dall'istinto, da un ricordo opaco, dal flusso della corrente, e non sono rimasta delusa.
Post Scriptum: Se, nonostante tutto, qualcuno fosse interessato alla visone o alla lettura, il titolo è "Correndo con le forbici in mano(Running with scissor)" di Ryan Murphy (il regista), di
Augusten Burroughs (lo scrittore).

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